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Nella prospettiva di una psicologia relazionale, l’autore suggerisce cosa fare per vivere bene la sessualità. La sua proposta, anche grazie all’offerta di esercizi, costituisce un ricco e articolato percorso di crescita personale verso la maturità affettivo relazionale e sessuale utile a tutti. Anche se si rivolge in particolare a chi ha scelto di rimanere nubile o celibe per seguire in modo del tutto speciale il vangelo, vista la loro scelta a dir poco controversa all’interno di una cultura che tende a ridurre la sessualità alla sola genitalità, l’autore crede che riflettere sulla possibilità di esprimere questa qualità nel celibato costituisca un’opportunità per tutti: a nubili e celibi, per abitare consapevolmente la vocazione intrapresa senza che assuma i caratteri di una nevrosi e agli altri, a partire dalla loro condizione esistenziale, a valorizzare ugualmente questa dimensione al di fuori dell’intimità di coppia.
In ultima analisi, il percorso atipico del celibato volontario consente di riscoprire che l’essenziale della sessualità non sta nella genitalità e nella sua spinta riproduttiva, nonostante siano queste dimensioni indispensabili a spiegarne l’evoluzione. Lo scopo fondamentale affidato dalla stessa evoluzione alla sessualità è quello di promuovere legami generativi, ossia cooperativi e creativi che favoriscano a livello sociale la trasmissione intergenerazionale. Tramite la sessualità, le sensazioni e le emozioni che attraversano il corpo, incontriamo, dialoghiamo e cooperiamo con gli altri alla creazione di beni socialmente rilevanti. Inoltre, il consolidamento di rapporti interpersonali ricchi di senso favorisce non solo l’espressione ma pure il contenimento del desiderio sessuale.
Fino a un passato recente molta parte del discernimento e dell’accompagnamento nella formazione dei futuri sacerdoti, dei consacrati e delle consacrate avveniva quasi esclusivamente sul versante spirituale. Questo aspetto è stato in seguito maggiormente trascurato per privilegiare il ricorso alle scienze umane. Oggi i tempi sono maturi perché i due aspetti interagiscano per offrire un contributo alla maturazione umana e spirituale dei candidati, riletta e interpretata attraverso la dimensione affettiva.Solo una formazione integrale, capace di promuovere tutte le dimensioni della personalità senza riduzionismi superficiali e ossessioni particolaristiche, può infatti garantire la maturazione autentica delle persone nelle diverse vocazioni della vita.
Di fronte all’aumentare della distanza tra la Chiesa e le nuove generazioni, sempre più pressante si fa il bisogno che la comunità cristiana vada ad incontrare i giovani là dove sono. Si apre così un tempo di sperimentazione nel quale il presente libro si inserisce offrendo un modello di animazione di strada fondato sull’esperienza del “Progetto Strada”: un’iniziativa promossa dalla diocesi di Livorno dal 1999. I destinatari del progetto sono gli adolescenti della “normalità” (quelli con un normale disagio evolutivo) ed i loro gruppi naturali. Gli animatori incontrano le varie compagnie cercando di costruire con queste una relazione educativa, che li conduca, con il tempo, a divenire un punto di riferimento per i ragazzi e le ragazze. Lo scopo non è quello di portare gli adolescenti in chiesa ma di accompagnare gli stessi nella propria ricerca di identità e di senso confrontandosi con i significati ed il vissuto di fede degli animatori.
Más que una metodología detallada de intervención, este texto intenta ofrecer los principios de la animación de calle en ámbito eclesial. El libro está dividido en tres partes: La primera parte profundiza el significado de “educar en la fe en los lugares informales”. En particular, se pregunta qué debe hacer la Iglesia para acortar distancias entre ella y los jóvenes. La segunda parte aborda el “contenido específico de la animación de calle y ofrece un modelo”. La tercera parte narra la experiencia del “Proyecto Calle”. Ayuda al lector a entrar con mayor concreción en los detalles de este tipo de animación y a captar los eventuales pasos necesarios para realizar una intervención homóloga. Finalmente, en apéndice, presenta la experiencia de Don Bosco. Fue sin duda un precursor de la animación de calle: no esperó a que los chicos fueran a su catecismo, sino que salió a buscarlos y a encontrarse con ellos por las calles y las plazas de Turín.
Il TCS-A si propone di valutare il superamento dei compiti evolutivi in adolescenza raggruppandoli in 4 aree di sviluppo che includono 12 dimensioni: – compiti legati alla pubertà e alle pulsioni sessuali (Accettazione del proprio corpo, Integrazione delle pulsioni sessuali, Relazioni con amici dell’altro sesso); – compiti legati alle competenze cognitive (Capacità di coping, Competenza emotiva, Efficacia nello studio); – compiti legati alle relazioni (Relazione con gli amici, Efficacia filiale, Inserimento sociale); – compiti legati alla costruzione dell’identità personale (Acquisizione dell’identità, Conoscenza e coerenza del sé, Senso e soddisfazione di vita). Normato su un campione di 1375 adolescenti e dotato di buone proprietà psicometriche, il TCS-A può essere somministrato a adolescenti tra i 14 e i 19 anni, individualmente o collettivamente, in ambito psicoeducativo, clinico e di ricerca, da psicologi, psicoterapeuti, insegnanti, educatori, docenti e studenti universitari.
Questo volume intende presentare le caratteristiche della famiglia con un figlio tossicodipendente. Nel farlo sceglie un’impostazione teorico-applicativa ben precisa, quella sistemico relazionale. La sua peculiarità è quella di mostrare come l’uso di droga possa trasformarsi in abuso in un particolare momento evolutivo sia dell’individuo che della sua famiglia. Mostra come il consumo di droghe illecite in questi ultimi decenni sia divenuto sempre più un fenomeno adolescenziale e maschile che trova il suo innesco non tanto in problematiche psicopatologiche o devianti ma nel quadro delle normali problematiche evolutive legate all’adolescenza che, a loro volta, rappresentano un evento perturbatore che pone la famiglia nella necessità di modificare le proprie relazioni. Perché l’adolescente possa ridefinire la propria identità ha bisogno che anche la sua famiglia e, quindi, ogni suo membro, sia disposto a fare altrettanto.
Sempre più la psicologia è interessata a studiare il passaggio dall'infanzia alla vita adulta, visto che, oggi, ha assunto una maggiore criticità e complessità. Nel nostro Paese questo periodo dura circa vent'anni e l'adolescente, piuttosto che prepararsi ad uscire dalla famiglia d'origine, cerca di accrescere l'autonomia emotiva che più avanti, quando sarà un giovane adulto, lo aiuti a separarsi dai genitori e a realizzare il proprio progetto di vita. Dato il difficile inserimento dei giovani nell'attuale società, questa lunga transizione è quasi esclusivamente a carico della famiglia. In questo modo essa viene a costituire un'importante risorsa , rappresentando di fatto il punto di riferimento principale delle giovani generazioni, ma, a causa dell'attuale modello familiare incentrato sulla negoziazione e il dialogo, può trasformarsi in un rischio rallentando e, in alcuni casi, inibendo il processo di differenziazione dell'adolescente dai genitori e viceversa.
Questo volume è la seconda parte di un manuale di psicologia generale che si propone di venire incontro alle esigenze di chi si accosta per la prima volta allo studio della psicologia a livello universitario. È comunque indicato anche per chi già opera nei vari contesti socio-educativi o desidera approfondire le sue conoscenze in materia. L'aspetto innovativo di questa opera è quello di organizzare i molteplici contenuti di questa disciplina seguendo due grandi percorsi. Un primo unico discorso lineare - nel primo volume - si occupa delle questioni della psicologia generale (metodi della ricerca scientifica, motivazioni, emozioni, conflitto, adattamento) facendo un quadro che riguarda i processi dinamici. L'altro percorso - in questo secondo volume - tratta, invece, i restanti aspetti fondamentali relativi ai processi cognitivi (sensazione e percezione, coscienza e attenzione, memoria, apprendimento, pensiero, linguaggio).
Questo volume è la prima parte di un manuale di psicologia generale che si propone di venire incontro alle esigenze di chi si accosta per la prima volta allo studio della psicologia a livello universitario. È comunque indicato anche per chi già opera nei vari contesti socio-educativi o desidera approfondire le sue conoscenze in materia. L'aspetto innovativo dell'opera è quello di organizzare i molteplici contenuti di questa disciplina seguendo due grandi percorsi. Un primo unico discorso lineare - in questo primo volume - si occupa delle questioni della psicologia generale (metodi della ricerca scientifica, motivazioni, emozioni, conflitti e adattamento) facendo un quadro che riguarda i processi dinamici. L'altro percorso - che segue in un secondo volume - tratta, invece, i restanti aspetti fondamentali (sensazione e percezione, attenzione e coscienza, pensiero, memoria, apprendimento, linguaggio) focalizzando l'attenzione sui processi cognitivi.
La psicologia può offrire un importante contributo alla comprensione dei dinamismi familiari implicati agli attuali mutamenti sociali. Può aiutarci, per esempio, a definire la sua identità, a comprendere la sua trasformazione in una pluralità di forme familiari, ad interpretare le transizioni da una fase di sviluppo all’altra del suo ciclo di vita, a studiare i vari tipi di relazione che comporta come quello coniugale, genitoriale, tra le generazioni, con la società, ecc. Lo scopo di questo volume è proprio quello di avviare il lettore alla comprensione delle relazioni familiari da un punto di vista psicologico. Vista la specificità dei suoi contenuti può rappresentare un utile sussidio per docenti e allievi di un corso di psicologia della famiglia a livello universitario. È comunque indicato anche per chi lavora con le famiglie nei diversi ambiti (psicologico, psicoterapeutico, educativo, sociale, pastorale, giuridico, ecc.) o sia interessato ad approfondirne la conoscenza.
Un itinerario di crescita umana e spirituale per giovani (ma anche adulti) che vogliono vivere la propria fede con autenticità. Con linguaggio diretto e semplice, l'autore aiuta il lettore a dare spessore all'esperienza quotidiana per riconoscere e rispondere alle chiamate del Signore. Il testo è quindi un'utile traccia per chi è impegnato nell'educazione, nell'orientamento vocazionale e nella guida spirituale dei giovani.
Libro nel sito dell'Editrice LDC