Di fronte all’aumentare della distanza tra la Chiesa e le nuove generazioni, sempre più pressante si fa il bisogno che la comunità cristiana vada ad incontrare i giovani là dove sono. Si apre così un tempo di sperimentazione nel quale il presente libro si inserisce offrendo un modello di animazione di strada fondato sull’esperienza del “Progetto Strada”: un’iniziativa promossa dalla diocesi di Livorno dal 1999. I destinatari del progetto sono gli adolescenti della “normalità” (quelli con un normale disagio evolutivo) ed i loro gruppi naturali. Gli animatori incontrano le varie compagnie cercando di costruire con queste una relazione educativa, che li conduca, con il tempo, a divenire un punto di riferimento per i ragazzi e le ragazze. Lo scopo non è quello di portare gli adolescenti in chiesa ma di accompagnare gli stessi nella propria ricerca di identità e di senso confrontandosi con i significati ed il vissuto di fede degli animatori.
L’intento del volume è quello di offrire ai vari operatori pastorali anzitutto dei principi sull’animazione di strada in ambito ecclesiale piuttosto che una dettagliata metodologia d’intervento. Trattandosi, infatti, di una nuova modalità pastorale occorre che la messa in opera della stessa sia fondata sulla base di un confronto allargato, all’interno delle singole realtà ecclesiali, che chiarisca prima di tutto con quale intenzionalità andare negli spazi di vita propri dei giovani. Il libro è articolato in tre parti ed un’appendice. La prima parte è dedicata ad approfondire cosa significhi educare alla fede nei luoghi informali. La seconda, invece, entra nello specifico dell’animazione di strada. Nella terza parte, infine, è narrata l’esperienza del “Progetto Strada” ed in appendice è riportata l’esperienza di don Bosco che è certamente uno dei precursori di questo servizio pastorale.
La presentazione del volume sul sito dell'Editrice LDC